mercoledì 31 ottobre 2012

La notte del Grande Cocomero

Stanotte è la notte del Grande Cocomero.
Vorrei vederlo arrivare, chi sa se vola o cammina.
Forse galoppa. Sì, mi piacerebbe che galoppasse, come un deforme principe azzurro, con una testa enorme e il corpo magrissimo.
Come un principe azzurro del colore sbagliato.
Qui piove tanto che dovrà arrivare armato di ombrello.
Stanotte, se verrà, sarà per me.
Lo so.
Atterrerà e mi coprirà con il suo mantello fatto di foglie, mi terrà caldo e scuro e mi farà dormire.
Dormirò tanto a lungo e tanto profondamente che quando mi sveglierò non saprò più chi sono, non avrò più nome né passato né futuro.
Diventerò una foglia o un ago di pino, qualcosa che se punge non fa sanguinare, diventerò muschio oppure fungo.
Questo sarà il regalo del Grande Cocomero per me.






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