Caro Amico del Cuore,
è stato davvero bello ritrovarti
dopo tanto tempo.
Dopo la scuola, quando eravamo
compagni di banco, tre compagni di banco; dopo i viaggi fatti insieme, con
quello sparuto gruppo che si teneva insieme contro tutti e tutto; dopo l’università;
dopo il lento e inspiegabile allontanamento che prima o poi arriva anche senza
spiegazioni; dopo il lavoro che ti ha portato in un’altra città; dopo gli amori
felici e poi infelici.
Ti ho ritrovato uguale a come
eri, a quarant’anni, i nostri quarant’anni, ormai scoccati e più o meno
evidenti. E rivederti è stato anche rivedere gli altri, quelli del gruppo,
alcuni compagni di classe, altri no, ma comunque tutti compagni di un pezzo di
vita che credevamo importante, per lo meno allora. Il mio piacere di trovarvi ancora
insieme è stato tutt’uno con il dispiacere di non essere rimasta anche io con voi, con il chiedermi
perché sia successo e con il rispondermi che è successo perché io, in qualche
modo, non ero uguale a voi e oggi come allora me ne sono resa conto.
Mi addolorò allora e anche oggi,
il tuo allontanamento, e mi ha addolorato, in tutti questi anni trascorsi,
sapere che non era stato lo stesso con gli altri amici e che c’erano delle cose
di te che non hai mai voluto dirmi, chi sa per quale convinzione sbagliata che
avevi su di me.
Mi hai reso giustizia adesso,
presentandomi il tuo compagno, e lo hai fatto a modo tuo, e te ne sono
finalmente grata, dopo appena vent’anni che aspettavo che lo facessi.
So che probabilmente non ci
rivedremo, con te come con gli altri, e so che io continuerò a ricordare quegli
anni trascorsi insieme con la tenerezza che si deve ai ricordi della propria
adolescenza, dimenticando tutto il resto, quello che è venuto dopo.
Caro Amico, arrivederci, buona
vita.
La vita va per fasi non necessariamente in contrasto tra loro. Anzi, spesso sono di supporto e il ritrovarsi è giusto un modo per riappropriarsi di un appiglio seppur temporaneo.
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