martedì 28 giugno 2011

Di lotterie, giochi di abilità e affini

Da un paio i mesi sono rimasta senza lavoro.
Niente di originale visti i tempi.
Così sono entrata nel magico mondo delle agenzie interinali, dei loro annunci miracolosi, delle lettere di presentazione e altre amenità.
Quelli che cercano personale sono sempre aziende leader nel settore oppure importante studio legale internazionale
Di più non è dato sapere di costoro. 
L'idea che mi sono fatta è che, come per gli annunci immobiliari - vendesi delizioso, rifinitissimo, termoautonomo, 22 metri quadri e quando vai a vederlo un bel topo baffuto ti apre la porta - ove finalmente si potesse ottenere un colloquio con uno di questi leader di un settore immaginifico, ci si ritroverebbe di fronte creature non verbalizzanti nell'idioma nazionale, un ufficio seminterrato e un fax a manovella. 
Dovessero esistere,  i suddetti leader cercano segretarie che parlano tre lingue, flessibili, con esperienza di almeno tre o cinque anni, riservate, disposte a fare gli straordinari sorridendo, di bella presenza e di belle speranze, ma curiosamente sono disposti ad aggiudicarsi queste campionesse per uno o tre mesi al massimo e a pagare loro stipendi da conclamata soglia della povertà.
La tecnologia, comunque, rende la ricerca del lavoro un delizioso gioco di società: ci iscrive ai siti, si inseriscono i propri dati e per candidarsi basta cliccare su un bottoncino colorato.
Cosa c'è di più piacevole?
Dopo il click si riceve una rassicurante e-mail di conferma e il gioco è fatto: in un battere di ciglia se si possiede internet veloce, in pochi secondi altrimenti, ci si è trasformati in candidati.
Poi nulla più accade.
Io mi trasformo in candidata varie volte al giorno, è divertente e presto diventa una droga; può succedere che, mentre sei fuori e quindi lontana dal computer, ti possa domandare con angoscia: quanti annunci mi sarò persa in queste ore?
Temo comunque che trovare un lavoro con questi sistemi sia possibile quanto vincere una lotteria. 
Io dal canto mio preferirei quella che ti dà diritto a ricevere ventimila euro al mese per venti anni.



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